Le sparate del ministro sul nucleare.
Tremonti non vuole essere da meno di Berlusconi in fatto di disinformazione. Lo ha dimostrato sulla crisi finanziaria, da lui prima smentita poi paventata e ora riproposta a corrente alternata. Lo ho confermato, in maniera ancora più imbarazzante, parlando di energia all’iniziativa del Pdl di Cortina d’Ampezzo. Riporto integralmente il “Tremonti pensiero”: «Un punto che ci penalizza è quello del nucleare: noi importiamo energia. Mentre tutti gli altri Paesi stanno investendo sul nucleare noi facciamocomequelli che si nutronomangiando caviale, non è possibile.Nondobbiamo credere a quelli che raccontano le balle dei mulini a vento, le balle dell’eolico, vi siete mai chiesti perchè in Italia non ci sono i mulini a vento? Quello dell’eolico è un business ideato da organizzazioni corrotte che vogliono speculare e di cui noi non abbiamo certo la quota di maggioranza ». Come al solito, un misto di parziali verità condito con realtà ignorate, populismo e allusioni. È vero che l’Italia importa elettricità dalla Francia,mail ministro dimentica di dire come e perché. Le centrali nucleari francesi non si possono spegnere e continuano a produrre energia elettrica anche di notte quando c’è menorichiesta. Per questo i francesi sono costretti a svenderla all’Italia che può comprarla a prezzi stracciati. Al contrario la Francia non ha sufficiente elettricità per coprire il suo alto fabbisogno di giorno, al picco della richiesta, ed è costretta a importarla proprio dall’Italia che ha un eccesso di capacità produttiva di energia elettrica. Come è ben noto (Le Monde, 17 novembre) è più la quantità di energia elettrica che la Francia importa di giorno di quella che esporta di notte. Come si vede mezze verità condite da una colossale bugia: l’Italia ha un eccesso di capacità produttiva e non ha bisogno di nuove centrali, tantomeno nucleari. Sull’accusa di malaffare abilmente gettata contro le fonti rinnovabili il ministro dovrebbe sapere che sono i grandi appalti e la scarsa trasparenza ad attirare il rischio di corruzione e di infiltrazioni di organizzazioni criminali. Basta l’esempio della “protezione Civile SpA”, di cui Tremonti e il suo governo hanno la “quota di maggioranza”. Infine, il nuovo Tremonti europeista non può certo ignorare che lo sforzo verso l’efficienza energetica (consumi più efficienti e non più centrali) e l’uso delle fonti rinnovabili sono indicazioni che vengono dall’Europa che ha stabilito l’obiettivo di ridurre il fabbisogno del 20% e di aumentare, contemporaneamente, del 20% la quota di energia prodotta con fonti alternative ai combustibili fossili e al nucleare.Masi sa, per diventare premier occorre superare il maestro! Mi sembra che Tremonti ci stia riuscendo almeno per quanto concerne la demagogia e la superficialità.
Tremonti non vuole essere da meno di Berlusconi in fatto di disinformazione. Lo ha dimostrato sulla crisi finanziaria, da lui prima smentita poi paventata e ora riproposta a corrente alternata. Lo ho confermato, in maniera ancora più imbarazzante, parlando di energia all’iniziativa del Pdl di Cortina d’Ampezzo. Riporto integralmente il “Tremonti pensiero”: «Un punto che ci penalizza è quello del nucleare: noi importiamo energia. Mentre tutti gli altri Paesi stanno investendo sul nucleare noi facciamocomequelli che si nutronomangiando caviale, non è possibile.Nondobbiamo credere a quelli che raccontano le balle dei mulini a vento, le balle dell’eolico, vi siete mai chiesti perchè in Italia non ci sono i mulini a vento? Quello dell’eolico è un business ideato da organizzazioni corrotte che vogliono speculare e di cui noi non abbiamo certo la quota di maggioranza ». Come al solito, un misto di parziali verità condito con realtà ignorate, populismo e allusioni. È vero che l’Italia importa elettricità dalla Francia,mail ministro dimentica di dire come e perché. Le centrali nucleari francesi non si possono spegnere e continuano a produrre energia elettrica anche di notte quando c’è menorichiesta. Per questo i francesi sono costretti a svenderla all’Italia che può comprarla a prezzi stracciati. Al contrario la Francia non ha sufficiente elettricità per coprire il suo alto fabbisogno di giorno, al picco della richiesta, ed è costretta a importarla proprio dall’Italia che ha un eccesso di capacità produttiva di energia elettrica. Come è ben noto (Le Monde, 17 novembre) è più la quantità di energia elettrica che la Francia importa di giorno di quella che esporta di notte. Come si vede mezze verità condite da una colossale bugia: l’Italia ha un eccesso di capacità produttiva e non ha bisogno di nuove centrali, tantomeno nucleari. Sull’accusa di malaffare abilmente gettata contro le fonti rinnovabili il ministro dovrebbe sapere che sono i grandi appalti e la scarsa trasparenza ad attirare il rischio di corruzione e di infiltrazioni di organizzazioni criminali. Basta l’esempio della “protezione Civile SpA”, di cui Tremonti e il suo governo hanno la “quota di maggioranza”. Infine, il nuovo Tremonti europeista non può certo ignorare che lo sforzo verso l’efficienza energetica (consumi più efficienti e non più centrali) e l’uso delle fonti rinnovabili sono indicazioni che vengono dall’Europa che ha stabilito l’obiettivo di ridurre il fabbisogno del 20% e di aumentare, contemporaneamente, del 20% la quota di energia prodotta con fonti alternative ai combustibili fossili e al nucleare.Masi sa, per diventare premier occorre superare il maestro! Mi sembra che Tremonti ci stia riuscendo almeno per quanto concerne la demagogia e la superficialità.
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