martedì 25 febbraio 2014

Scommessa

Oggi breve articolo, perchè, purtroppo i contenuti programmatici di Renzi sono a dir poco inadeguati (nella prima stesura di questo articolo avevo scritto "stomachevoli", poi cambiato in "demagogici"). Sarebbe il motivo principe per dar il giusto risalto, e quindi essere esaustivi, ma non ce la faccio. Colpa mia. Gli iniziali sondaggi, infatti, sono già favorevoli; il primo discorso parlamentare di Matteo Renzi ha il profumo del discorso elettorale. I segnali non mancano. Quel suo parlare a braccio e con la mano in tasca, innanzitutto, come un sindaco che si rivolge ai bravi cittadini delle mille Rignano italiche (suo padre fu consigliere di Rignano per l'appunto) non ai poco bendisposti membri del Senato di cui con l’abituale ruvidezza ha già preannunciato la cancellazione. E poi quel vasto programma che non a caso accompagna alle due magiche parole: “sogno” e “coraggio” e che sembra dire: votatemi. Per carità, sentimenti che si addicono al vivace trentottenne che (parole sue) se non avesse fortemente sognato di sedere un giorno a Palazzo Chigi oggi farebbe ancora politica in provincia. Come si può, allora, non plaudire al taglio del 10% del cuneo fiscale, al saldo dei debiti della Pubblica amministrazione o al piano per l’edilizia scolastica? Ma i sogni costano e il Sindaco d’Italia si è ben guardato dallo spiegare dove mai troverà quel centinaio di miliardi, a dir poco, necessari alla bisogna. Lo stesso scaltro stile, sia detto senza offesa, di quando Berlusconi prometteva l’abolizione dell’Ici senza dire con quali soldi, ma poi vinceva le elezioni. Infine, Renzi si è fatto troppi nemici, soprattutto nel Pd e lo sa benissimo. Impensabile che un tipino del genere si faccia rosolare a fuoco lento come un Letta qualsiasi. Resterà in sella il tempo necessario per approvare la nuova legge elettorale e dimostrare la nequizia dei partitini. Più omeno fino al prossimo ottobre. Scommettiamo? P.S: è notizia di ieri che gli ucraini, grazie al parlamento di Kiev, siano riusciti a destitiuire il presidente Yanukovic. Se chiediamo a cento popoli, se preferiscano essere guidati dall'armena/lettone/ucraina Yiulia Tymoshenko o dall'italiano Matteo Renzi chi sceglieranno ? Io credo la prima. RiScommettiamo? 

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